No ad un ampliamento smisurato delle autostrade, No a più traffico, No a più inquinamento

    Il prossimo 24 novembre voteremo sull’ampliamento della rete autostradale svizzera. Ci sono almeno 7 motivi per bocciare questo ampliamento sovradimensionato e controproducente.

    1. La temporanea ed iniziale maggiore fluidità autostradale e il relativo aumento del traffico sarà all’origine di ingorghi maggiori nelle zone urbane, dove le strade non possono essere allargate, a meno che non si demoliscano degli edifici. Nei centri urbani non c'è spazio per del traffico automobilistico aggiuntivo che andrebbe ad invadere le strade di quartiere. L'allargamento delle corsie autostradali e il conseguente aumento del traffico non faranno altro che aggravare questo effetto imbuto. Questo succederà anche in Ticino con la terza corsia autostradale a sud di Lugano che affronteremo nei prossimi anni.

    2. Solo i progetti su cui voteremo costano 5.3 miliardi di franchi. Questo non include i miliardi per la manutenzione. Il Consiglio Federale prevede di spendere un totale di 35 miliardi di franchi per l'ampliamento delle autostrade. Si tratta di denaro che deve essere investito con urgenza nei mezzi più efficienti nell’uso dello spazio e dell’energia e meno inquinanti (trasporto pubblico e mobilità dolce). Abbiamo bisogno di una vera svolta nei trasporti, non uno stimolo che vada a creare nuova domanda di mobilità individuale motorizzata, ovvero la mobilità meno efficiente. Dal 1990 i prezzi dei trasporti pubblici sono raddoppiati, mentre il costo del trasporto motorizzato privato è rimasto pressoché invariato, anzi, tenendo conto dell'inflazione, è addirittura diminuito.

    3. Con la chiara adozione della legge sulla protezione del clima nel giugno 2023, la Svizzera si è impegnata a ridurre le emissioni dei trasporti del 57% entro il 2040 e del 100% entro il 2050. L'ampliamento delle autostrade e il relativo aumento del traffico sono in totale contraddizione con questi obiettivi. Nel suo rapporto sull'ampliamento delle autostrade, il Consiglio Federale ammette apertamente che questo porterà a un aumento delle emissioni di CO2 dannose per il clima.

    4. Ogni strada in più provoca un aumento del traffico. La nuova rete stradale attira altri automobilisti e potenziali utenti che modificano i loro spostamenti perché ora è possibile raggiungere più rapidamente luoghi più lontani. Questo fenomeno - chiamato traffico indotto - è confermato da innumerevoli studi ed esperienze in Svizzera e in tutto il mondo. Lo stesso Ufficio federale delle strade ha dichiarato che il progetto di ampliamento nella Svizzera francese (Le Vengeron / Coppet) genererà traffico aggiuntivo e che dopo qualche anno le auto saranno nuovamente bloccate in ingorghi. Tuttavia, non si tratterà più di 80.000 auto al giorno, come oggi, ma di 130.000 autoIl fatto che l’offerta stradale determina la domanda di mobilità è evidente se si considera ad esempio l’aumento del traffico tra il 1980 e il 2020: la popolazione è aumentata del 30% ma il traffico del 60%.

    5. Ettari di preziosi terreni coltivati, rare aree di rotazione delle colture e foreste saranno vittime dell'espansione delle autostrade. Inoltre, il rumore, l'inquinamento atmosferico e luminoso causato dalle autovetture hanno un grave impatto sulla natura. Le autostrade costituiscono una barriera per molte specie animali, un problema particolare per il progetto nella Svizzera francese, poiché si trova nel mezzo di un'area di conservazione degli anfibi.

    6. Gli automobilisti finanziano da soli l'ampliamento delle autostrade attraverso tasse vincolate. Ma a noi, cittadini, restano i costi esterni, che ammontano a 19.5 miliardi di franchi svizzeri all'anno. Questo include i costi degli incidenti, del rumore, dell'inquinamento atmosferico, dei costi sanitari e dei danni al clima. Il denaro degli automobilisti deve essere utilizzato per compensare questi danni, e non per peggiorarli.

    7. L'espansione utostradale accorcia almeno inizialmente i tempi di percorrenza. Ogni nuova corsia, ogni nuovo svincolo autostradale, ogni nuovo collegamento porta quindi a viaggi più lunghi e alla costruzione di complessi residenziali e centri commerciali, tutti raggiungibili solo in auto. Questa espansione territoriale distrugge il paesaggio, contraddice la pianificazione territoriale sostenibile e aumenta ulteriormente il volume del traffico: un circolo vizioso.

    Il 24 novembre voterò un chiaro NO per una mobilità più sostenibile e per meno ingorghi.

    Per saperne di più: https://www.ampliamento-autostradale-no.ch/argomenti